Lezione 7

Introduzione ai verbi

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  1. Rikix 2
     
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    Iniziamo la lezione con 3 motivi per cui il giapponese è una lingua più facile di quanto sembra!

    1) Non esistono distinzioni di genere
    Al contrario dell’italiano nel giapponese non c’è alcuna distinzione fra maschile e femminile quindi è una cosa in meno da studiare!

    2) Non ci sono distinzioni fra plurale e singolare
    Nella lingua giapponese non si fa distinzione fra plurale e singolare ma se vi è la necessità di specificare che una determinata parola è al plurale basta aggiungere il suffisso “-tachi” come in questi esempi:

    Tomodachi (amico) -> Tomodachitachi (amici)
    Watashi (io) -> Watashitachi (noi)

    3) Coniugare i verbi è molto più semplice rispetto all’italiano
    Dimenticatevi tutti i tempi verbali che caratterizzano la nostra lingua, nel giapponese esistono solo 2 tempi verbali: passato e non passato (i verbi al futuro si coniugano come quelli al presente).

    Ovviamente qualche difficoltà la incontreremo e non è proprio così facile, ma è molto meno complicato di come spesso si pensa erroneamente.

    Fatta questa premessa passiamo all’argomento della nostra lezione: i verbi!

    Esistono 2 tipologie di verbi nel giapponese che si chiamano ichidan (verbi che terminano in iru ed eru) e godan (tutti gli altri verbi, comprese alcune eccezioni di verbi in iru ed eru che rientrano in questa categoria).
    Oltre a questi esistono 2 verbi che studieremo in seguito e che non rientrano in alcuna categoria: kuru (venire) e suru (fare).

    Questi sono alcuni verbi ichidan:

    Miru: Guardare
    Okiru: Alzarsi, svegliarsi
    Ochiru: Cadere
    Taberu: Mangiare
    Deru: Uscire

    Questi sono alcuni verbi godan:

    Iku: Andare
    Hashiru: Correre
    Hairu: Entrare
    Shiru: Conoscere
    Aruku: Camminare
    Hanasu: Parlare

    Dovete sapere che nel giapponese esiste una netta distinzione fra il linguaggio formale (forma cortese) e quello informale (forma piana) utilizzato principalmente per rivolgersi ad amici o a bambini.
    I verbi che abbiamo visto sono in forma piana, per coniugarli in forma cortese dobbiamo utilizzare -masu, vediamo come:

    Per gli ichidan:

    Miru -> Mimasu
    Okiru -> Okimasu
    Ochiru -> Ochimasu
    Taberu -> Tabemasu
    Deru -> Demasu

    Non è così difficile, vero? Ora passiamo ai godan:

    Iku -> Ikimasu
    Hashiru -> Hashirimasu
    Hairu -> Hairimasu
    Shiru -> Shirimasu
    Aruku -> Arukimasu
    Hanasu -> Hanashimasu

    La forma piana dei verbi è quella che troverete sul vocabolario mentre la forma in -masu è quella che utilizzerete più spesso per rivolgervi a persone in situazioni formali. Ricordate che in Giappone è molto più frequente rivolgersi a qualcuno utilizzando un linguaggio formale quindi prestate sempre molta attenzione per evitare brutte figure!

    Per concludere questa lezione introduttiva ai verbi giapponesi vediamo come coniugare i verbi in base alla persona..nulla di più semplice! Nei verbi giapponesi oltre a non esserci alcuna differenza di genere e numero non vi è differenza nemmeno di persona, vediamo un esempio:

    Watashi wa taberu / Watashi wa tabemasu = Io mangio
    Anata wa taberu / Anata wa tabemasu = Tu mangi
    Kare wa taberu / Kare wa tabemasu = Lui mangia
    Kanojo wa taberu / Kanojo wa tabemasu = Lei mangia

    Come vedete il verbo taberu si coniuga esattamente allo stesso modo per ogni persona.
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    Vocabolario:

    Watashi: Io
    Anata: Tu
    Kare: Lui
    Kanojo: Lei
    Miru: Guardare
    Okiru: Alzarsi, svegliarsi
    Ochiru: Cadere
    Taberu: Mangiare
    Deru: Uscire
    Iku: Andare
    Hashiru: Correre
    Hairu: Entrare
    Shiru: Conoscere
    Aruku: Camminare
    Hanasu: Parlare
     
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  2. SamuBlaze10
     
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1 replies since 27/10/2013, 18:54   75 views
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