Recensione di Lancio Inazuma Eleven Strikers Wii su Multiplayer

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  1. |Beta|
     
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    Il principale pregio di Inazuma Eleven su Nintendo DS era proprio la capacità di farsi apprezzare anche da chi non simpatizza per il nostro sport nazionale. A conti fatti, il prodotto Level 5 non era altro che un jRPG con un sistema di combattimento davvero particolare, meritevole del grandissimo successo che ha condotto alla produzione di svariati manga e serie animate. Quelli che l'InazumaIn Italia, Inazuma Eleven è diventato un po' l'Holly & Benji del nuovo millennio, perciò dopo la trasmissione dell'anime sulle nostre reti e la localizzazione dei primi due episodi per Nintendo DS, era abbastanza scontato trovare anche questo Inazuma Eleven Strikers sugli scaffali italiani. La buona notizia è che i fan dell'istituto scolastico Raimon ritroveranno i loro eroi in perfetta forma; quella cattiva è che, questa volta, il target è molto più ristretto.
    A scanso di equivoci, chiariamo subito un concetto: Inazuma Eleven Strikers non è un jRPG come gli episodi per Nintendo DS, ma un semplice arcade con una minima componente gestionale che ricorda, vagamente, quella di un jRPG. Level 5 sembra aver colto un filo conduttore che lega le varie console Nintendo della storia, ovvero la presenza di almeno un videogioco calcistico tutt'altro che verosimile. Avevamo cominciato con Nintendo World Cup su NES (ah, che ricordi...) e poi siamo passati alle varie iterazioni di Mario Strikers o a episodi più o meno isolati come Soccer Slam: qui non ci sono regole ferree o elementi simulativi, ma due squadre di undici giocatori che rincorrono una palla ed evocano draghi, entità soprannaturali e Dio sa cos'altro per mandarla in porta. Il tutto è presentato nella solita, sgargiante veste grafica in cel shading della quale i ragazzi di Level 5 sono ormai dei maestri: l'immagine è sempre coloratissima e pulita, benché non abbondino i dettagli, e nonostante le texture un po' scialbe i fan della serie riconosceranno immediatamente tutti i loro beniamini, animati e doppiati più che discretamente. Quelli che l'InazumaA colpire sono ovviamente le cutscene legate alle tecniche segrete dei vari giocatori, uno spettacolo pirotecnico davvero esaltante che rende ogni gol un momento speciale... finché non ci si rende conto che sono l'unico, vero modo di mandare in porta la palla e che non è possibile saltarle neanche dopo aver visto per la trecentoventisettesima volta l'Avvitamento Esplosivo di Axel Blaze. Dal punto di vista del gameplay, insomma, ci troviamo di fronte davanti a un prodotto decisamente essenziale: abbandonata la struttura jRPG/strategica della versione portatile, in Inazuma Eleven Strikers si controllano direttamente i vari giocatori come in un PES o FIFA qualsiasi, con la differenza che qui i controlli sono dannatamente imprecisi e legnosi, e basta tenere premuto un tasto per caricare il colpo speciale di turno e mandare in porta la palla, sperando che il portiere non sia in grado di fermarla. Se all'inizio può risultare anche abbastanza divertente e intuitivo, dopo poco tempo ogni partita perderà mordente, e le pirotecniche cutscene diventeranno niente più che una rottura di scatole.
     
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  2. Rikix 2
     
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    Yes
     
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1 replies since 17/8/2013, 20:31   156 views
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